«Io non vivo senza te» è una frase intesa spesso come il segno di un legame intenso. In troppi casi è invece l’espressione di una vera e propria dipendenza, di una relazione malata che rende infelici molte persone, più di frequente donne.
Nel suo libro, la psicologa condivide la sua lunga esperienza di sostegno a dipendenti affettivi raccontando le loro storie e spiegando il disagio di cui sono prigionieri, con le sue diverse manifestazioni.
Con un approccio tanto rigoroso quanto empatico, l’autrice delinea un percorso di conoscenza di sé capace di disinnescare il «troppo amore», il bisogno eccessivo dell’altro, e l’invadenza dei rimpianti e delle recriminazioni per ciò che non si è avuto.
“Una carta geografica per chi vuole comprendere. Una torcia nel buio per chi soffre. Una panchina al sole per chi è guarito e guarda a quello che è stato con l’espressione risolta della benevolenza” – Selvaggia Lucarelli –